L’Hackathon del CLab
CONTHACKT – Edizione 2022
Online
3-5 OTTOBRE 2022
Sede CLab – Polo Le Benedettine, Piazza San Paolo a Ripa D’Arno, 16, Pisa
12 OTTOBRE 2022
L’HACKATHON
CONTHACKT è il nome scelto per gli Hackathon organizzati dal Contamination Lab Pisa.
La parola, che si legge come “contact” (contatto), deriva dalla fusione tra “Contamination” e “Hackathon” e rappresenta il contatto tra aree disciplinari differenti e il contatto mondo della ricerca e mondo imprenditoriale.
L’ HACKATHON è finalizzato allo scouting di idee innovative e di soluzioni che possano svilupparsi in start up e spin off, avvalendosi della formazione fornita dal Contamination Lab Pisa e di altre forme di supporto sviluppate insieme ad altri Enti, pubblici e privati (Poli Tecnologici, Camere di Commercio, e aziende e industrie del settore), nell’ambito di collaborazioni attive e di rilevanti progetti nazionali e europei quali Start For Future (prima EUAccel Accelerate Innovation in Europe through Startup development and Co-creation) e Circle U.
La terza edizione di CONTHACKT, per la creazione di modelli di business scalabili e sostenibili nel rispetto dei Sustainable Development Goals (Agenda 2030) prevede le seguenti sfide:
- Agrifood
- Urban Mobility
- Digital Solution
- Health
- Climate
L’Hackathon è riservato a studenti, dottori di ricerca, dottorandi, ricercatori e docenti dell’Università di Pisa.
SCADENZA ISCRIZIONI
26 SETTEMBRE 2022
LE SFIDE
SFIDA #1
Idee e/o soluzioni per la trasparenza e l’efficienza delle filiere alimentari
SFIDA #2
Idee e/o soluzioni per la logistica città-campagna e il food & beverage delivery
SFIDA #3
Idee e/o soluzioni per la riduzione dello spreco alimentare e il recupero del cibo
SFIDA #4
Idee e/o soluzioni per regimi alimentari più salutari e sostenibili
SFIDA #5
Idee e/o soluzioni per il turismo nelle aree rurali
SFIDA #6
Idee e/o soluzioni per il global warming e l’ecosistema
ANNULLATA
SFIDA A) Associazione Italiana Nomadi Digitali ETS – Giovanni Filippi, Segretario Associazione Italiana Nomadi Digitali ETS
Il lavoro da remoto è oggi un’ottima opportunità per decentralizzare il mondo del lavoro e incentivare l’economia digitale nelle aree rurali del nostro Paese che da sempre soffrono l’abbandono verso i grandi centri urbani.
Attrarre professionisti e nomadi digitali crea nuove e interessanti opportunità economico commerciali, e rappresenta un’occasione unica per attivare e accelerare un processo di innovazione e rigenerazione culturale, necessario per conservare e valorizzare l’immenso patrimonio materiale e immateriale custodito dei nostri territori.
Lo sviluppo di progetti innovativi nel campo dell’Agricoltura 4.0 richiede oggi creatività e competenze trasversali su tanti settori tecnologici emergenti. Ma la disponibilità di figure altamente specializzate è inversamente proporzionale alla lontananza dai grandi centri urbani. Si richiede di strutturare un’offerta in grado di attrarre, accogliere e ospitare in una destinazione rurale professionisti lavoratori da remoto con le competenze necessarie allo sviluppo di queste progettualità, facendo leva sulle opportunità di crescita personale e professionale, creando allo stesso tempo valore per il territorio.
SFIDA B) Comunità del Cibo e dell’Agrobiodiversità della Garfagnana – Franca Bernardi, presidente della Comunità del cibo e dell’Agrobiodiversità della Garfagnana
Le 14 aziende agricole/zootecniche accreditate alla Comunità, distribuite sul territorio della Garfagnana, vorrebbero mettere in piedi un sistema che informi i ristoratori della zona delle loro produzioni riguardo la tipologia, le quantità e l’urgenza di commercializzazione, inclusa la modalità di conferimento dei prodotti, che non può essere fatta dai produttori stessi. Si tratta di una distanza tra produttori e ristoratori inferiore a 70km e di prodotti anche freschi, come ad esempio uova e ortaggi.
ANNULLATA
SFIDA A) Distretto Biologico e Rurale della Val di Cecina –Stefano Berti, Presidente del Distretto Rurale e Biologico della Val di Cecina
Il Distretto ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere un’agricoltura sostenibile, anche e soprattutto dalpunto di vista ambientale. Si concentra principalmente sull’agricoltura biologica.
La sfida proposta, con un occhio di riguardo per la sostenibilità delle coltivazioni, parte dal considerare la rande crescita di domanda di alimenti gluten free, di persone seguono una dieta vegetariana o vegana e di cittadini che, a un livello più generale, stanno molto attenti alla salubrità e alla tracciabilità delle produzioni Bisognerebbe puntare su coltivazioni per gli avvicendamenti ai cereali (o altre coltivazioni come mais e girasole) che abbiano caratteristiche analoghe in termini di arricchimento del terreno e di rispetto delle normative, ma che magari siano destinate all’alimentazione umana, che abbiano cicli annuali e che per la loro coltivazione non abbiano la necessità di macchine ed attrezzature dedicate ma si possano utilizzare le stesse attrezzature utilizzate per i cereali (attrezzature per preparazione terreno, seminatrici, mietitrebbia, centri stoccaggio).
La sfida è individuare coltivazioni che abbiano queste caratteristiche ricercando o promuovendo adeguati canali di mercato che ne garantiscano un minimo di redditività.
SFIDA B) Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB) –Luca Colombo, Segretario Generale FIRAB
Stili alimentari centrati su cibi di origine vegetale sono adottati in misura crescente da parte di chi si preoccupa della propria salute e di quella del pianeta. La ricerca di un adeguato equilibrio proteico di queste diete vede nei legumi la soluzione più economica e nutrizionalmente efficace. Pur oggetto di riscoperta gastronomica, soprattutto a livello locale, i legumi di più largo consumo sono però ristretti a poche specie e a una gamma d’uso limitata a ricette tradizionali, come le zuppe, o a preparati innovativi confinati in nicchie di consumo. Tra i legumi minori, il lupino presenta un elevato profilo proteico e una buona predisposizione alla trasformazione sia come prodotto simil-caseario che sotto forma di farina, ma resta negletto per la limitata familiarità del consumatore e dell’industria alimentare come per il rischio allergenico che impone apposita etichettatura, inclusa quella di altri alimenti in relazione a contaminazioni accidentali sulle linee di produzione. Prodotti a base di lupino meritano quindi risposte innovative sul fronte dell’organizzazione aziendale, della formulazione di nuove ricette, del marketing, della promozione dei vantaggi nutrizionali e salutistici. Si chiede pertanto la presentazione di una proposta innovativa che abbracci uno o più di questi temi per lo sviluppo di filiere a base di lupino.
SFIDA A) Silvia Di Passio – Community Manager | Facilitatrice Erasmus+ in educazione non formale | Project designer in processi partecipativi, inclusione sociale e attivazione di comunità nelle aree interne italiane.
La tipologia di turismo che le persone cercano sta cambiando. Non più turismo di massa verso mete mainstream ma turismo esperienziale, rurale, sostenibile, lento. I luoghi più ricercati sono le aree interne dell’Italia, dove nella maggior parte dei casi è concentrato un patrimonio naturalistico, culturale e sociale enorme, messo in luce anche dalla situazione pandemica. Allo stesso tempo questi sono i luoghi con meno servizi, sempre meno persone e con assenza di politiche integrate per nuovi modelli di sviluppo per i piccoli paesi italiani. In queste aree non si produce più, le terre vengono abbandonate, così come le case, i giovani anche se non vogliono, sono costretti ad emigrare e i paesi sono sempre più isolati, le persone sempre più sole.
Quali sono i nuovi modelli turistici da costruire che non solo diano visibilità a queste aree ma che siano un’opportunità per favorire il welfare delle comunità ospitanti? Quali sono i rischi dell’ attivare servizi turistici in un paese/area che non produce, non ha servizi base per gli abitanti e dove le persone scappano via? Quali sono le figure professionali che possono favorire questi processi? Che progettualità bisogna attivare?
SFIDA B) Associazione Italiana Nomadi Digitali ETS –Giovanni Filippi, Segretario Associazione Italiana Nomadi Digitali ETS
Il lavoro da remoto è oggi un’ottima opportunità per decentralizzare il mondo del lavoro e incentivare l’economia digitale nelle aree rurali del nostro Paese che da sempre soffrono l’abbandono verso i grandi centri urbani.
Attrarre professionisti e nomadi digitali crea nuove e interessanti opportunità economico commerciali, e rappresenta un’occasione unica per attivare e accelerare un processo di innovazione e rigenerazione culturale, necessario per conservare e valorizzare l’immenso patrimonio materiale e immateriale custodito dei nostri territori.
Una destinazione risulta attraente e ospitale in base alle dinamiche comunitarie e relazionali presenti al suo interno. Il forte senso di comunità, se da una parte aiuta la comunità stessa a crescere e prosperare, dall’altra è fonte di attrattività per nuovi abitanti. Si richiede di immaginare e strutturare un progetto in grado di favorire le dinamiche di integrazione e contaminazione tra la comunità di residenti e quella degli abitanti temporanei, a forte valore sociale e in grado di creare opportunità per entrambe.
SFIDA C) Terre dell’Etruria soc. coop. agricola – Francesca Cupelli, Agronoma e Imprenditrice agricola
Premessa: Il turismo nelle aree rurali sta crescendo ogni anno. La pandemia ha spinto nuovi soggetti verso il turismo rurale. Questa rapida crescita della domanda spesso corrisponde ad un’offerta turistica scarsamente organizzata. Carenze nello spirito dell’accoglienza, carenze nella logistica a nelle informazioni, carenze nella conoscenza delle lingue, ridotta presenza di produzioni locali nella ristorazione, scarsa aggregazione delle produzioni locali e territoriali.
Sfida: Come fare in modo che un sistema territoriale riesca ad organizzarsi per rispondere adeguatamente alle attuali presenze turistiche e quindi fidelizzarle, ma anche favorire una crescita delle presenze magari spalmandole nei periodi primaverili e autunnali.
SFIDA D) Strade del Vino della Toscana– Pier Paolo Lorieri, Strade del Vino della Toscana
Dopo la pandemia l’interesse ad utilizzare gli ambienti rurali per trascorrere le vacanze è cresciuto notevolmente.
Il turismo rurale, nato con l’agriturismo come momento di contatto tra la città e la campagna, si è poi evoluto con il turismo del vino: talvolta più tecnico ed informativo, e siamo oggi all’olio turismo.
Il sistema Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, in Italia, è stato pensato per la formazione delle aziende, l’informazione degli utenti, per portare le persone nelle aziende.
Tutto questo oggi è superato dal web. Quali possono essere le nuove missioni e i nuovi strumenti delle “Strade” da oggi ai prossimi 10 anni?
SFIDA E) Podere Scurtarola (Massa)– Pier Paolo Lorieri, Podere Scurtarola
Negli anni il sistema del turismo rurale si sta trasformando in una struttura sempre più concentrata sulla proposta di ospitalità di tipo alberghiero, che sfrutta il paesaggio rurale e le aree circostanti le strutture come attrattiva. Possiamo pensare che nel tempo tutto questo possa non soddisfare le aspettative degli utenti e mettere in crisi aziende e territori.
Quali strumenti possiamo adottare affinché il sistema rurale possa mantenere le sue caratteristiche?
SFIDA A) –Cooperativa Ecosistema Comunale di Castell’Azzara – Progetto Rete Tos.Ca.Na.Emanuele Pettenella, SEAcoop STP a nome della Cooperativa L’Ecosistema di Castell’Azzara
Il Contesto: L’emergenza climatica, la compromissione degli agro-ecosistemi e la crisi de lla biodiversità rappresentano delle sfide fondamentali per i soggetti pubblici (vedasi New Green Deal Europeo e Obiettivo Climate Neutrality 2050), per il mondo imprenditoriale (LCA, compensazioni,greenbranding) e per i cittadini.
Chi siamo: la Cooperativa Ecosistema Comunale di Castell’Azzara (progetto Rete Tos.Ca.Na.), supportata da SEAcoop STP, è un soggetto operante nel contesto delle aree interne toscane per rilanciare la gestione attiva del Capitale Naturale di questi territori.
Cosa facciamo: Sviluppare strumenti per la cooperazione tra piccole aziende locali, enti pubblici e soggetti finanziari di scala maggiore, al fine di consolidare un modello di valorizzazione dei Servizi Ecosistemici connessi alle attività agro-silvo-pastorali tramite schemi di Pagamenti per Servizi Ecosistemici (PES). In tal senso è stato redatto il primo Accordo di Foresta a livello nazionale.
La sfida: trovare relazioni evidenti tra le attività agro-silvo-pastorali, i servizi ecosistemici generati e i soggetti imprenditoriali, che consentano l’attivazione di meccanismi win-win e di strumenti di PES per remunerare gli operatori locali.
SFIDA B) Viticoltori del territorio dell’Isola d’Elba – Antonio e Giulia Arrighi, Impresa Agricola Arrighi Vini
L’ecosistema dell’Isola d’Elba è stato sottoposto ad una specie alloctona introdotta 60 anni fa a scopo venatorio, stiamo parlando del cinghiale.
Gli ungulati per le imprese agricole stanno comportando una perdita diretta di reddito, causata proprio dal asportazione dell’uva dai campi e da problemi relativi al rischio idrogeologico e paesaggistico, dovuti al loro passaggio nei terreni che comporta il crollo di muretti a secco e altri danni.
Il settore pubblico ha risposto a questo problema del territorio permettendo l’installazione di gabbie per la cattura di questi animali all’interno del Parco e dando la possibilità di cacciare gli animali nel terreno dell’azienda agricola, nelle aree fuori dal Parco. Queste due misure però non risultano bastare per la risoluzione del problema. Un’altra soluzione possibile sarebbe recintare con apposite reti i campi, ma questo non sempre viene attuato a causa degli alti costi di implementazione. Un’ulteriore soluzione adottata è l’utilizzo di fili elettrici per il periodo di maturazione dell’uva ma tuttavia le aziende subiscono i danni ai terreni nel resto dell’anno.
Si ricerca una nuova soluzione da dare alle imprese agricole per rispondere a questa oggettiva difficoltà.
I PARTECIPANTI
SFIDA #1
SFIDA #2
TEAM WOLF
SFIDA #3
ISVE TEAM
PHOENIX
PROsciutti
Smart Viridis
The Baseline
SFIDA #4
AquilegiaTech
Hakuna Matata
SFIDA #5
Greener Together
Campus 1
Campus 2
Campus 3
SFIDA #6
Riscaldamento Globale
Salmon & Carpfunkel
PREMI E RICONOSCIMENTI
Accesso al programma di Entrepreneurial Education del progetto Start For Future
supporto e accompagnamento per lo sviluppo dei progetti/idea/soluzionI.
Accesso al Contamination Lab Pisa 2023
GIUDICI E MENTOR
GIOVANNA BERTELLA
E’ professoressa associata alla Scuola di Business ed Economia all’Università Artica della Norvegia, a Tromsø. I suoi interessi di ricerca sono: gestione, innovazione, marketing, management. I settori investigati comprendono turismo (tourism/hospitality/leisure) e cibo (food, plant-based). Ha pubblicato in diverse riviste scientifiche internazionali.
FRANCESCA GALLI
E’ ricercatrice senior presso il Dipartimento di Agricoltura, Scienze Agrarie, Alimentari, e Agro-Ambientali dell’Università di Pisa, dove insegna “Food Policies” ed Economia Agraria. Lavora su progetti di ricerca internazionali. Il suo approccio alla ricerca è interdisciplinare e approfondisce gli aspetti della multidimensionalità in agricoltura e nell’agroalimentare e le sfide dei sistemi agroalimentari contemporanei a livello socio-economico e politico.
SABRINA TOMASI
E’ assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari, e Agro-Ambientali dell’Università di Pisa. Ha un dottorato in Scienze Umane. Tra gli interessi di ricerca: sviluppo e turismo rurale; innovazione nelle aree rurali e il ruolo dell’università nel favorire la collaborazione tra gli attori locali, anche attraverso approcci didattici basati sul lavoro in team a partire dalle esigenze del territorio. Partecipa a diversi progetti europei.
MICHELE MORETTI
E’ ricercatore all’Università di Pisa, presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari, e Agro-Ambientali. Ha oltre 10 anni di esperienza nel campo dell’economia agraria, dei sistemi agroalimentari e dello sviluppo rurale. Al termine del suo dottorato in economia agraria presso l’Università di Bari, si è trasferito in Belgio per 7 anni, dove è stato coinvolto in una serie di ricerche sulla produzione sostenibile di cibo e biomassa, sull’economia circolare e sulle tecnologie sostenibili in agricoltura oltre che sull’impatto dei cambiamenti climatici in agricoltura.
SOFIA PANSONI
Viene da un percorso accademico nel Cultural Management. Recentemente si è specializzata nel campo del digital marketing, applicando strumenti digitali per migliorare la promozione e la comunicazione dei settori creativi e lavorando a cavallo tra management, innovazione tecnologica e sostenibilità economica degli stessi. Ha lavorato alla digitalizzazione e promozione del patrimonio culturale, in collaborazione con istituzioni culturali e di ricerca. Attualmente, collabora con l’Università di Macerata nel campo dell’intelligenza artificiale per l’accesso, la raccolta e l’archiviazione di dati sul patrimonio culturale tangibile e intangibile.
CHIARA MIGNANI
E’assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi di Macerata. Durante il dottorato in psicologia e scienze sociali ha orientato la sua ricerca nel marketing agroalimentare e nello studio del comportamento del consumatore. Il suo campo di ricerca riguarda le metodologie e gli approcci che favoriscono il trasferimento e la gestione dell’innovazione nel settore agroalimentare, lo sviluppo territoriale delle aree rurali e i processi di adozione delle innovazioni a partire dal basso.
DANIELE VERGAMINI
E’ ricercatore all’Università di Pisa, presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari, e Agro-Ambientali, con oltre 10 anni di esperienza in progetti di ricerca internazionali, nazionali e regionali. I suoi interessi di ricerca, secondo un approccio interdisciplinare e con metodologie che comprendono sia la ricerca quantitativa che qualitativa, riguardano le tematiche della sostenibilità in agricoltura e nei sistemi naturali, la valutazione delle politiche agricole, l’asimmetria informativa e i diritti di proprietà. Nel suo lavoro esplora nuovi approcci metodologici legati all’economia sperimentale.
SILVIA DI PASSIO
Community Manager | Facilitatrice Erasmus+ in educazione non formale | Project designer in processi partecipativi, inclusione sociale e attivazione di comunità nelle aree interne italiane
EMANUELE PETTENELLA
SEAcoop STP – Coop L’Ecosistema di Castell’Azzara
IRA SULEJMENI
E’ studentessa di medicina presso l’Università di Firenze. È co-founder & CEO & Pitcher di Clearchain, AuthOfWolrd. Insieme al suo team – Teamballo – è risultata vincitrice del PhD+ & CyB+ 2022 (ContaminationLab di UNIPI) oltre che vincitrice della seconda fase del programma europeo Start For Future 2022, che ha premiato l’idea portata come più innovativa. Teamballo è risultato finalista di Start for future 2022.
ELISA PELLEGRINI
Ha un dottorato in produzioni agricole. Ha effettuato un visiting presso la Philipps-Universität, Marburg (Germany) e ha maturato esperienza in diversi progetti di ricerca a livello nazionale e internazionale. La sua attività di ricerca è particolarmente focalizzata sulla risposta delle piante allo stress causato dal cambiamento climatico.
SILVIA ROLANDI
laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Pisa in diritto internazionale privato, dopo esperienze maturate in studi legali esteri, si iscrive all’Ordine degli avvocati di Pisa. Consegue il PhD in Politics Human Right and Sustainability presso la Scuola Superiore Sant’Anna, con una tesi sulla vendita online dei prodotti alimentari. Attualmente esercita la professione legale ed è assegnista di ricerca presso l’Università di Pisa, presso il dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali e Lecturer di diritto agroalimentare presso l’Università di Wageningen (NL). Cultrice delle materia in legislazione vitivinicola e diritto agrario
CRISTINA SANTINI
Ha una laurea in Economia, un Master in Wine marketing Management e un PhD in Economia e Gestione delle Imprese e dei Sistemi Locali (Università degli Studi di Firenze). è Professore Associato di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università San Raffaele, Roma. è inoltre On Site Faculty Professor di Marketing Management per l’International Study Abroad Program dell’University of Oregon. Le sue ricerche in ambito agrifood toccano le seguenti tematiche: entrepreneurship; ecopreneurship; strategic management; participatory approach; sustainable business strategy; food loss; wine business; case study research
WALTER DABICCO
E’ Marketing Manager per la MarinoBus una delle aziende storiche di trasporto passeggeri. Negli anni è stato consulente di marketing e comunicazione per decine di imprese in vari settori ed è stato uno dei fondatori di Gnammo, startup che ha introdotto in Italia il social eating. Segue con attenzione i temi dell’innovazione applicata ai contesti aziendali.
MARIA VASILE
E’ assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari, e Agro-Ambientali dell’Università di Pisa. Sta terminando un dottorato in Antropologia. Ha lavorato alla Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) per lo sviluppo di politiche sociali nelle aree rurali in diverse regioni del mondo. Tra i suoi interessi di ricerca: lo sviluppo rurale; le trasformazioni delle aree verdi urbane e l’agricoltura urbana; il diritto al cibo, alla terra e ai servizi essenziali nelle periferie urbane e nelle aree marginalizzate.
SONIA MASSARI
She has more than 20 years of experience as a researcher, lecturer, consultant, and designer in the fields of human-food interaction design, sustainability education, design thinking and creative methods for innovative agri-food systems.For 12 years she was the Academic Director of the University of Illinois Urbana-Champaign Food Studies programs in Rome. She is currently the Academic Director of the Future Food Academy and senior researcher at the Barilla Foundation. She teaches “Sustainability Design Thinking” at Roma Tre University, “Sociology of Change – New Sustainable Scenarios” at ISIA and food design modules in several European universities.Co-founder of FORK, an international no-profit organization dedicated to food design, board member of the Association for the Study of Food and Society and of the International Journal of Food Design. She coordinates the ADI Index food design commission and has authored 50+ publications in scientific journals, reports, books, as well as articles on magazines. The title of her last book is: “Trans-disciplinary Case Studies on Design for Food and Sustainability
ALESSIO CAVICCHI
E’ responsabile scientifico della terza edizione del CONTHACKT. Professore ordinario di economia agraria presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, precedentemente ha insegnato place branding e marketing agroalimentare presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Beni Culturali e Turismo di Macerata, dove ha coordinato e seguito numerosi progetti Erasmus+. Attualmente referente per UNIPI del Programma Start For Future, i suoi interessi di ricerca riguardano lo sviluppo rurale, il place branding e il turismo sostenibile, il marketing agroalimentare e la sostenibilità dei sistemi agroalimentari, l’innovazione in agricoltura e nelle aree rurali, la collaborazione tra università e imprese e la collaborazione tra attori regionali.
PROGRAMMA
Modera Alessio Cavicchi
- Presentazione delle attività del CLab Pisa;
- Background del progetto europeo Start For Future e finalità dell’evento – Alessio Cavicchi
- Gli operatori del territorio lanciano le sfide
- Metodo di lavoro e Q&A con gli studenti
Webinar
- Design thinking & Networking – Sonia Massari
Location: Sede CLab – Polo Le Benedettine, Piazza San Paolo a Ripa D’Arno, 16, Pisa
Final Pitch e Premiazione
SOSTENITORI
ORGANIZZATO DA
Realizzato nell’ambito del progetto “Start for Future“